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Curiosità Sui Gatti

“Di uomini e gatti” l’amore tra il gatto e il suo padrone (uomo)

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Quando si pensa a una persona amante dei gatti, immediatamente si pensa a una donna. Se da una parte tendenzialmente è vero che la maggior parte delle “gattare” sono donne e si sente parlare meno di “gattari”, non è corretto pensare che il rapporto tra un gatto e il suo uomo, sia meno forte che quello tra un gatto e la sua donna. Ed ecco che, proprio per esprimere questo importante concetto, arriva Sabrina Boem con il suo “di uomini e gatti”. Lo ha espresso grazie al suo progetto fotografico, dove appunto vuole sottolineare quanto è importante il legame tra un uomo e il suo gatto.

Uomini gattari, un legame ancor più forte

Grazie al lavoro di Sabrina le persone si sensibilizzano un po’ di più su questo importante tema. Grazie al suo servizio fotografico che cattura in modo evidente il profondo rapporto tra un gatto e il suo padrone, viene finalmente sfatato che la “gattara” è solo donna. Sono tantissimi gli uomini che amano i gatti e li accudiscono con amore, sviluppano un rapporto davvero speciale, dolce e profondo.

Ma questo non è l’unico progetto di Sabrina. La fotografa infatti riserva uno spazio importante del suo lavoro ai gatti di colonia. Fotografa infatti i gatti delle colonie feline, animali spesso “invisibili” e non apprezzati. Racconta così la storia di persone che davvero si prendono cura di questi gatti invisibili e che vivono nelle colonie, dedicando praticamente la loro vita a questa missione in modo da far vivere nel modo più dignitoso possibile questi gatti.

Questi gattari e gattare scelgono come propria famiglia i gatti. E lo fanno in modo speciale. Ma come mai Sabrina ha deciso di avviare il suo progetto “di uomini e gatti”? Ecco la storia

Di uomini e gatti, la storia di un progetto affascinante

Sabrina inizia questo progetto quando conosce Berto tre anni fa. Berto è un gattaro ed è stato, insieme al gatto George, il primo scatto del progetto. Berto si occupava del rifugio di Forte Marghera dove Sabrina già lavorava per riuscire appunto a portare in evidenza il problema dei gatti delle colonie “Invisibili. Il mondo segreto delle colonie feline”.

Ecco che quando Sabrina arriva a Forte Marghera per fare i suoi scatti per il progetto INVISIBILI, conosce a Berto di persona. E fu proprio lui a domandarle se poteva fargli uno scatto con George, lo splendido micio che si stava strofinando sulle sue gambe in quel momento. Il loro rapporto si poteva cogliere già dal primo momento. Era un amore fortissimo a legare Berto e George.

Berto raccontò a Sabrina la storia del gatto George. Era un gatto “spirito liber” del rifugio Enpa di Forte Marghera. Da qui i gatti possono entrare e uscire quando vogliono. Berto già lavorava li e il gatto lo scelse, e lo dimostrò. Ogni mattina lo aspettava per ricevere la sua coccola mattutina, così come Berto quando aveva il tempo libero cercava George per stare con lui.

Purtroppo oggi George non c’è più, ma Berto continua a dedicare buona parte del suo tempo ai gatti ospiti di questo rifugio. Però Berto non era certo l’unico uomo, molti altri facevano i volontari in questi rifugi! Ed ecco che, parlando della cosa con degli amici, che rimasero sorpresi di sapere che degli uomini si dedicano al volontariato con i gatti, Sabrina decise di mettere in piedi il progetto Di gatti e uomini.

Lo scopo di gatti e uomini: il perché di questo progetto

La fotografa Sabrina Boem in verità non aveva solo uno scopo. Da una parte c’era ovviamente il desiderio di sfatare il poco simpatico luogo comune che vuole che solo le donne sono gattare. Dall’altra parte, forse era davvero questo l’obiettivo, vi era la sfida di voler portare alla luce una situazione, quella dei gatti delle colonie e della strada. Di come poi tanti uomini decidono di aiutare i gatti a livello individuale, ospitandoli a casa propria fino a quando non riescono a trovare una famiglia tutta per loro. Oppure di come tanti uomini dedicano molto tempo nei gattili e nei rifugi come volontari per aiutare questi gattini bisognosi di cure, amore, cibo e coccole.

Insomma, “di gatti e uomini” e anche un omaggio allo splendido lavoro che svolgono tanti di questi uomini per cercare nel proprio piccolo quanto immenso gesto di offrire ai gattini una vita molto più dignitosa.

Tanti di questi uomini che sono stati coinvolti nel progetto hanno chiesto a Sabrina di scattare foto anche ai propri gatti domestici, cioè ritrarre il loro rapporto nell’intimità delle mura domestiche. Questi uomini hanno raccontato dei gatti delle loro vite, commuovendosi nel ricordare questi compagni di vita. Inutile dire che le sessioni di foto sono state per lei molto intense.

Molti scatti di Sabrina, come lei stessa svela, mostrano appunto questi uomini con il gatto in braccio. Una scelta stilistica? No. “E’ stata una decisione di queste persone: tutti volevano assolutamente essere ritratti in un momento che mostrasse l’affetto e il rapporto intimo che hanno con i loro amici pelosi.”

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