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Cura dei Gatti

Gatto stressato: cause, sintomi e rimedi

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Gatto stressato, è possibile? La risposta è si. Un gatto può stressarsi ed è nostro compito come padroni di capirlo analizzando le sue abitudini. Un gatto può stressarsi per tanti motivi e, una volta individuati quali sono, è bene intervenire con i giusti rimedi. La cosa migliore da fare è seguire sempre i consigli del veterinario, l’unico che davvero può aiutare il vostro gatto a uscire da questa condizione.

E’ importante però intervenire perché esattamente come accade a noi, anche i nostri mici possono passare da una condizione di stress a delle malattie psico-somatiche oppure a degli stati di malessere piuttosto forte. Lo stress sabbiamo perfettamente che influisce sullo stato di salute.

Gatto stressato: cosa significa

Si parla di stress nel gatto quando l’animale sta vivendo in un ambiente per lui negativo. E per farlo cerca di “aggiustare” i suoi comportamenti. Per esempio infatti il gatto potrebbe iniziare a fare le fusa continuamente per cercare di rilassarsi e isolarsi mentalmente dall’ambiente stressante in cui vive.

In poche parole perciò il gatto stressato non riesce ad adattarsi all’ambiente a livello fisico e/o mentale. Questo almeno nella definizione di Broom del 1986 sul Welfare. Dice infatti che “il benessere di un individuo è il suo stato con riferimento ai suoi tentativi di adattarsi al proprio ambiente”. L’adattamento è perciò il riuscire a trovare la propria stabilità sia a livello fisico che mentale.

Quando il gatto sta bene perciò si è adattato a livello fisiologico, sentimentale e comportamentale. I fattori di stress possono invece portare il gatto a intraprendere due tipi di comportamenti differenti. Da una parte potrebbe “rispondere” ai suddetti fattori attraverso la lotta, la difesa e la fuga. Dall’altra parte invece potrebbe chiudersi in se stesso e lasciarsi cadere in depressione.

Stress acuto o cronico? Come riconoscere i segnali

Lo stress può essere di tipo acuto oppure cronico. In base alla condizione in cui si trova il gatto, i sintomi e i campanelli d’allarme da prendere in considerazione e valutare cambiano.

In caso di stress acuto:

  • Il gatto cambia il comportamento. Può iniziare a defecare e urinare quando ha paura. Oppure trema. Può anche diventare violento oppure immobilizzarsi del tutto. Quando la causa dello stress scompare torna a un comportamento normale.
  • A livello fisiologico è possibile notare per esempio che il gatto dilata molto le pupille. La frequenza cardiaca può aumentare, così come la diminuzione e l’aumento della respirazione, del tono muscolare, della temperatura corporea e della pressione sanguigna.

Sintomi dello stress cronico:

  • Il comportamento del gatto cambia a lungo termine, di solito a causa dell’ambiente per lui ipostimolante. Si sente isolato e questo può dipendere per esempio dalla mancanza di un altro gatto, del padrone che passa poco tempo con lui, dall’assenza di risorse primarie sempre disponibili come cibo e acqua etc. Ecco che il gatto può diventare aggressivo, oppure ripetere sempre le stesse sequenze per via dello stress, entra come in ipnosi. Può essere per esempio il continuo leccarsi le zampe e in alcuni casi arriva anche a farle sanguinare oppure inizia a soffrire di alopecia da stress. Lo può fare anche in situazioni di stress specifiche, come per esempio vietare al gatto di uscire sul balcone quando lui vorrebbe. Il gatto infine potrebbe anche diventare apatico. Sceglie di rispondere in modo passivo, smette di giocare e di mangiare, si lascia andare a uno stato depressivo.
  • A livello fisiologico invece ecco che ci sono dei cambiamenti importanti quali per esempio la perdita di peso, la tendenza a vomitare spesso, valori non nella norma, sistema immunitario che inizia a funzionare male, insorgenza di malattie come cistite o gastrite.

Come aiutare il gatto a uscire dalla depressione e dallo stress

Prima di tutto occorre capire qual è la causa dello stress. Perciò partendo dalle cause scatenanti, cerchiamo di capire quali sono le soluzioni relative.

Il gatto si sente solo, può dipendere dal fatto che il padrone passa poco tempo in casa con lui e non lo considera molto nel gioco. Oppure ha bisogno di poter giocare con un altro gatto, in questo caso va valutata la possibilità di prendere un altro gatto.

La casa è ipostimolante per lui. E’ ovvio che non sempre si ha la possibilità di cambiare casa, in questo caso la cosa migliore da fare è cercare di rendere l’ambiente più stimolante, magari aggiungendo mensole tra le quali può spostarsi per giocare. Ma anche comprare tiragraffi e altri giochi che lo aiutano a distrarsi e divertirsi.

Ha bisogno di passare del tempo all’aria aperta. Mettere perciò il balcone in sicurezza se già non è stato fatto per esempio. Oppure, se la casa è senza balconi, valutare la possibilità di portarlo periodicamente all’aria aperta con la pettorina.

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