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Curiosità Sui Gatti

Quando il gatto lecca, ecco perché lo fa

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Ogni gatto è diverso e unico. Alcuni possono avere abitudini che altri non hanno per esempio. Come il fatto di leccare il viso al padrone, oppure alle mani. O la pancia. Insomma, proprio come un cane! Forse è per questo che risulta strano, specialmente quando lo fa con insistenza, come se volesse mettere in atto una vera e propria pulizia.

Partiamo dall’analisi della lingua del gatto. E’ una parte importante dell’apparato digerente e si suddivide nella punta, il corpo e la radice. E’ nella lingua che si trovano le sensibili papille gustative, grazie alle quali il gatto può percepire anche i sapori più impercettibili. Il senso del gusto nel gatto è molto sviluppato. Però la lingua del gatto ha anche altre funzioni.

Se la analizziamo da vicino o se il gatto ha l’abitudine di leccarci, notiamo che è molto ruvida e tende a “raspare”. Guardandola bene sembra che sulla lingua ci sono dei peletti, in realtà si tratta di piccoli aghi fatti della stessa sostanza dei peli, cioè di cheratina.

Lingua del gatto: a cosa serve?

La lingua del gatto abbiamo visto che è importantissima per poter assorbire i sapori. Questo avviene grazie alle papille gustative. Non è però l’unico suo compito.

Se la lingua del gatto ha questa particolare conformazione è soprattutto per una questione di sopravvivenza, legata alla sua innata capacità di cacciatore. Quando si ciba della preda uccisa il gatto può scarnificare velocemente e in modo piuttosto accurato le ossa.

E’ utile anche quando beve, perché la muove in modo veloce e breve per potersi dissetare rapidamente. Il movimento della lingua invece cambia in fase di toelettatura, quando la tende a muovere in modo lento e la allunga. La utilizza in questo caso come fosse un pettine. Ovviamente vi è anche la conseguenza nota a tutti, quella che va a ingoiare pelo morto per poi rigurgitarlo dopo come se fosse un bolo.

Analizzando proprio il discorso della tolettatura, sappiamo che il gatto può pulire se stesso, ma anche altri gatti oppure altre persone. La toelettatura a livello etologo si chiama gooming. E’ importante saperlo al fine di distinguere le due tipologie di grooming. C’è l’autogrooming e l’allogrooming.

Perché il gatto mi lecca?

L’autogrooming è quando il gatto pulisce se stesso, proprio per districare il pelo e rimuovere lo sporco. Allo stesso tempo però alcuni gatti possono decidere di eseguire l’allogrooming. In questo caso effettua la toelettatura su altri individui. Perché lo fa? Secondo gli esperti i gatti leccano  e puliscono altri gatti o persone per poter rafforzare il legame sociale. 

Non lo fa perciò con lo scopo di pulire l’altro ma piuttosto mette in atto il comportamento affiliativo, il quale rientra invece tra le cure parentali. La gatta lecca i piccoli per pulirli dopo averli partoriti e rimuovere bene il sacco amniotico. Ma anche per stimolarli in principio alla suzione e successivamente alla minzione e la defecazione.

Quando invece successivamente sono i cuccioli, ormai cresciuti, a leccare la mamma e i fratelli, lo scopo non è quello di pulirli ma piuttosto di rafforzare il legame di unione. Ecco svelato perché il gatto ci lecca. Lo fa per lo stesso motivo, cioè per rafforzare il legame di amicizia e affettivo che lo lega a noi. Quando lecca tende anche a mordicchiare un po’ la pelle per il suo istinto allo spulciamento.

Perché una parte del corpo piuttosto che un’altra?

C’è un motivo per cui il gatto decide di leccare una parte del corpo piuttosto che un’altra? La risposta è si. Dipende da qual è la parte del corpo più calda. La cerca perché il calore gli ricorda quello materno e infatti spesso, dopo aver leccato un po’, il gatto tende ad accoccolarsi e dormire. Questo è vero soprattutto quando lecca la pancia.

Il gatto però spesso ha la tendenza a leccare mani e piedi. Cosa significa in questo caso? Ciò che attira il gatto in questo caso è probabilmente la presenza delle numerose ghiandole sudoripare, le quali sono ricche di odore che come sappiamo, è altamente identificativo. Il gatto che le sue papille gustative riesce a distinguere tanto il sapore quanto l’odore.

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