Giardia
Anche Giardia duodenalis è un protozoo, ma a differenza dei coccidi appartiene al gruppo dei Flagellati.
Il suo ciclo biologico è diretto: il gatto si infesta solitamente ingerendo cisti emesse con le feci da un altro gatto infetto.
Nel lume intestinale le cisti danno origine a due trofozoiti dotati di flagelli e una ventosa ventrale con la quale aderiscono meccanicamente alla mucosa, causando flogosi, diarrea, malassorbimento.
I trofozoiti si moltiplicano e alcuni di essi si distaccano dalla mucosa e tornano nella forma cistica, fuoriuscendo quindi dall’ospite con le feci.
La diagnosi è effettuata con l’esame coprologico oppure con un test ELISA eseguito su campioni fecali di almeno tre giorni consecutivi.
Giardia duodenalis è considerato un microrganismo opportunista e il suo potere patogeno è variabile; spesso infatti dà sintomatologia proprio in quei soggetti a cui è stato somministrato un trattamento antielmintico: Giardia può così moltiplicarsi e sfruttare per sé l’ambiente liberato dai suoi diretti competitori macroscopici.
Attenzione al rischio zoonosico dei protozoi: alcune specie come il coccidio Cryptosporidium spp. e lo stesso Giardia duodenalis possono facilmente infettare l’uomo attraverso l’ingestione di acqua o alimenti contaminati da oocisti o cisti.
Massima attenzione al rispetto delle norme di igiene personale e ambientale deve essere posta soprattutto nei riguardi di bambini, donne in gravidanza e persone in condizioni di immunodepressione, in cui un’infezione protozoaria può causare gravi conseguenze.
Bibliografia:
www.esscap.org — sito dell’European Scientific Counsel Companion Animal Parasites®
G.M. Urquhart, J. Armour, J.L. Duncan, A.M. Dunn, F.W. Jennings – “Parassitologia Veterinaria” – edizione italiana a cura di Claudio Genchi. UTET.
M. Genchi, G.Traldi, C. Genchi – “Manuale di Parassitologia Veterinaria” – Casa Editrice Ambrosiana
Per la stesura di questo articolo ringraziamo di cuore la nostra amica Rachel.