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Cura dei Gatti

Depressione felina: sintomi e cosa fare

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gatto

Può un gatto essere depresso? La risposta è si ed è importante riconoscere questo grave problema del gatto attraverso la giusta osservazione dei sintomi. La depressione felina esiste ed è scatenata da una causa bel precisa, la noia di vivere in un ambiente poco stimolante. Il gatto infatti a differenza del cane non soffre di solitudine, non ha necessariamente bisogno di un altro gatto perché essendo un animale solitario, non cerca la compagnia dei suoi simili. Bisogna però analizzare sempre il contesto.

Il gatto può vivere serenamente solo a contatto con i suoi umani, purché questi possano offrire al proprio animale il giusto tempo e una serie di distrazioni che consentono al gatto di non annoiarsi quando per esempio sono via per lavoro. Altrimenti, può essere una buona idea prendere un secondo micio (nella speranza comunque che i due vadano d’accordo e vogliano giocare tra di loro) in modo tale che in due possano avere i giusti stimoli per non annoiarsi.

Depressione felina: quali sono le cause

Perché un gatto, dall’essere socievole ed espansivo, diventa improvvisamente triste e depresso? Quali sono le cause che portano il gatto a vivere questa condizione? Se l’ambiente poco stimolante è la causa principale, ciò non significa che è l’unico. Per questo motivo oggi analizziamo tutti i motivi per cui un gatto può iniziare a soffrire di depressione.

L’ambiente prima di tutto può essere ipostimolante. Può per esempio dipendere dal fatto che il gatto non può accedere all’ambiente esterno e nemmeno vederlo. Oppure il gattino non ha delle ciotole di cibo e nemmeno di acqua tutte sue, la lettiera è sempre sporca, oppure ogni giorno sono costretti a mangiare sempre lo stesso tipo di cibo. Sono tutte cose che tolgono gli stimoli necessari al gatto. Anche il fatto che il padrone sia sempre fuori casa oppure non si occupi di lui giocando è un punto a sfavore.

Il gatto può iniziare a soffrire di depressione felina quando cambia casa. Non tanto per il cambio in sé, al quale semplicemente gli occorrerà del tempo per adattarsi, quanto piuttosto a una casa differente e che gli impedisce di fare le cose le cose che faceva prima. Per esempio un gatto abituato a stare sempre in giardino oppure sul balcone, soffrirà parecchio il fatto di non avere più a disposizione uno spazio all’aperto.

La depressione felina spesso dipende dal fatto che i vecchi proprietari non possono più occuparsi del micio e allora lo lasciano a una famiglia nuova. Molti gatti a dispetto di quello che si dice sono particolarmente attaccati ai padroni e non vivono bene la separazione con la famiglia. Così come alcuni gatti non tollerano tanto bene per esempio l’arrivo di un’altra persona in casa, che sia ospite o convivente.

Alcune volte invece il proprietario pensa di fare cosa giusta adottando un nuovo animale, invece ecco che il gatto non tollera affatto l’arrivo de nuovo gatto e inizia la depressione.

Come riconoscere la depressione felina: i sintomi

Quando si ha un animale domestico in casa significa prendersi la responsabilità di tutte le esigenze dell’animale, analizzare quelli che sono i suoi bisogni e i problemi che possono sorgere. Ecco che la prima cosa importante da fare è analizzare gli eventuali sintomi.

La depressione felina si riconosce prima di tutto da una condizione di apatia. Inizia a non avere interesse per ciò che accade intorno a lui, niente lo riesce a stimolare più. Inizia a stare troppo tempo fermo e i suoi consueti momenti di attività fisica (le classiche corse per casa come un pazzo, per intenderci), iniziano a essere rare o completamente assenti.

Non vedi quasi mai il gatto, tende a nascondersi continuamente. Non vuole giocare, con te, cerca di evitare il più possibile il contatto fisico con il suo padrone, non fa più le fusa ed evita di strusciare il proprio corpo con quello del padrone. Se si cerca di toccarlo, ecco che se ne va irritato. Il gatto potrebbe anche iniziare a piangere ed è un altro fattore da non prendere assolutamente alla leggera.

Infine, un gatto depresso può anche iniziare a soffrire di inappetenza. Evita di mangiare il più possibile e quando lo fa, è solo per istinto di sopravvivenza e non per vero e proprio appetito.

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