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Cura dei Gatti

Divorzio e gatti: con chi resta il micio?

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feromoni gatto

Il divorzio non è semplice per nessuno delle persone che si trova nello stesso nucleo familiare. Non lo è per chi sceglie di separarsi, soprattutto quanto arrivare la conclusione che “da soli è meglio” ha costato tempo e fatica, così come non è facile per i figli e nemmeno per gli animali domestici. Oggi nello specifico parliamo di gatti che, quando i padroni si separano, si trovano contesi tra le due parti.

C’è inoltre da dire che molte persone iniziano a discutere tra di loro su chi deve tenersi un animale non tanto per l’affetto che provano per il gatto, quando piuttosto per non lasciare all’altro la soddisfazione di tenersi l’animale con se. Ed ecco che spesso, chi fino a oggi si è davvero preso cura con amore del micio, si trova a dover lottare per poter continuare a tenerlo con se.

Divorzio e animali: chi si tiene il gatto?

E’ molto importante infatti che nonostante i problemi personali le due persone si mettano al tavolino per capire qual è la cosa migliore da fare per il bene del micio. Non si tratta infatti di un oggetto ma di un animale che ha bisogno di essere curato il meglio possibile. Anche se entrambi lo amano moltissimo, uno dei due dovrà farsi da parte quando si rende conto che l’altra persona può dargli il benessere di cui ha bisogno.

Ciò che è importante capire perciò è che:

  • Occorre lasciare da parte un momento il rancore e valutare le cose in modo coerente e razionale
  • Pensare a chi potrà prendersi meglio cura del gatto, sia a livello economico che relazionale
  • Se una persona sa di non poter passare mai il tempo con il gatto, può essere più appropriato che l’altro lo tenga
  • Non è bene proibire all’altro di vedere il gatto una volta ogni tanto. In fin dei conti entrambi lo amano
  • Chi ha la casa più appropriata. Se il gatto è abituato a stare in giardino per esempio, ha senso farlo traslocare in un monolocale senza nemmeno una terrazza?
  • I gatti sono esseri viventi, con emozioni. Non si meritano di vivere male solo per un capriccio delle persone che dicono di amarlo

Nonostante questo però il gatto dovrebbe restare con la persona con la quale tiene maggior feeling. Ci sono gatti che si affezionano in modo particolare a un membro della famiglia. Ha senso separarlo da questa persona e farlo vivere con l’altro con il quale invece non ha mai avuto un grande rapporto di amicizia?

Se ci sono anche i figli nel mezzo, potrebbe essere una buona idea che il gatto resti con chi tiene i bambini, i quali di solito si attaccano in modo particolare all’animale domestico e probabilmente oltre a soffrire per la separazione dei genitori, si troverebbero anche ad affrontare il dolore di separarsi dal gatto.

Limitandoci però a parlare del gatto, la soluzione migliore per lui sarebbe probabilmente che resti nella casa dove ha sempre vissuto e con la persona con la quale è maggiormente legato. Se ciò non è possibile perché la casa la tiene l’altro, allora probabilmente la scelta migliore è che resti con la persona con cui tiene feeling e che faccia in modo a trovare una casa idonea per ospitare anche il micio, così che possa in fretta adattarsi al nuovo ambiente.

Esistono leggi a proposito?

Quando si parla di cani vi è, a livello giuridico, una giurisprudenza che emette decisioni su chi deve tenere il cane quando una coppia si separa o divorzia. Per i gatti questo non avviene ancora, per questo motivo gli esperti consigliano sempre di pensare al bene del gatto e farlo in modo sensato, senza pensare ai rancori o la rabbia tra le persone.

E se non è possibile capire a chi è più legato il gatto? Ci sono altri fattori da tenere in considerazione. Per esempio:

  • Può essere che il gatto era già di uno dei due prima che iniziassero la relazione. In questo caso, almeno che il gatto dopo non abbia stretto un rapporto fortissimo con il nuovo partner, sarebbe corretto lo tenesse il proprietario.
  • Se è un gatto di razza con pedigree e senza particolari preferenze del gatto verso l’uno o l’altro, dovrebbe restare con chi lo ha acquistato (anche se secondo noi resta il punto meno rilevante, più importante per esempio è che resti nella casa dove è cresciuto o chi ha più tempo da dedicargli)

Ovviamente con chiunque resti il gatto, se è intestato all’altra persona, è bene che venga fatto il cambio del nome a livello di microcip e di libretto veterinario, così da non avere problemi dopo.

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